Correva l'anno 1223 quando San Francesco d'Assisi scelse l'umile paese montano di Greccio, affacciato sulla vasta conca reatina, per rievocare la nascita del Salvatore.

La somiglianza dei luoghi con quanto il Santo aveva visto in Palestina lo portò a realizzare un evento che ancora oggi segna la storia della nostra terra.

L'intento del Santo poverello era quello di far capire ad un popolo rozzo e lontano dagli insegnamenti cristiani, l'evento misterioso della nascita di Gesù.

Greccio, luogo ricco di povertà, ebbe il privilegio di vedere la realizzazione del Primo Presepe Vivente con l'attiva partecipazione di Giovanni Velita, amico devoto del Santo, Signore di Greccio e, del popolo tutto che corse alle grida degli araldi inviati dal Santo ad annunciare l'evento che ha elevato Greccio a punto di riferimento della Cristianità tutta.

Dalla realizzazione del primo presepe, la cittadina di Greccio costituisce senza dubbio un patrimonio della fede e della cultura di tutto il mondo, custodendo la primogenitura di un simbolo dell'aspirazione degli uomini alla fratellanza e alla pace eliminando ogni differenza dovuta a razza, religione, lingua o altre barriere di carattere ideale, culturale o fisico.

La meravigliosa idea concretizzatasi con la realizzazione del Presepe da parte del Poverello d'Assisi, ha consentito alla Pro-Loco di Greccio di rappresentare nuovamente l'evento.

Sin dall'anno 1972 ogni Natale a Greccio si rivive quell’atmosfera attraverso la Rievocazione Storica del Presepe di Greccio.

 

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