Il San Francesco di Greccio
Sulle stesse pietre che S. Francesco scelse per realizzare il suo eremo, si materializza oggi l'essenza della filosofia francescana: Semplicità, Amore, Pace.
Parole queste che prepotentemente cercano ancora oggi di esprimere il loro vero significato. L'esperienza e la creatività del maestro Santo Paolo Guccione e il prezioso aiuto di Guido Carlucci, hanno dato vita ad un'opera imponente ma nello stesso tempo essenziale. Da un bozzetto in terracotta, dove era stata fissata la prima idea, si è passati ad una logica semplificazione.
Pian piano, con l'ampliarsi delle proporzioni, l'artista ha messo a nudo la sua ricerca di spiritualità. Su un invisibile intelaiatura metallica, sotto il sapiente lavoro di mani abituate a lavorare la materia, si sono pian piano sovrapposte grandi quantità di malta cementizia. I materiali moderni sono stati plasmati come fossero creta e le impronte dell'artista, ben visibili come su un'opera in terracotta, evidenziano la ricerca continua di un'essenzialità espressiva.
Francesco si stacca superbo, i suoi grandi occhi rivolti al cielo si beano della grandezza del Creato. L'autore del "Cantico delle Creature" emerge potentemente tra la natura del luogo. Il monte alle sue spalle è il giusto contrasto alla sua mole, l'immensa tranquillità della vallata assorbe e diffonde il suo pensiero. La superficie sgranata e brulla, ove la luce si addensa, fa risaltare l'essenzialità delle linee.
Il santo "poverello" forse trova proprio qui la sua più felice rappresentazione.
Proff.ssa Aurora Russo - Critica d'arte
Docente di Storia dell'arte presso Istituto Caravaggio di ROMA